visit Rivergaro

Le sue origini sono anteriori al Mille, anno in cui si ha notizia di un’incursione degli Ungari. Prima di divenire proprietà degli Anguissola Scotti, il paese fu centro di numerose e cruente battaglie tra le famiglie Landi, Fontana, Malaspina, Pallavicino e Caracciolo che se ne contendevano il possesso.

E’ oggi una delle località più frequentate del piacentino, specialmente nel periodo estivo, con migliaia di villeggianti che trasformano Rivergaro in un animato centro turistico residenziale. Di particolare interesse artistico la Chiesa di S. Agata, neoclassica, costruita su disegno dell’architetto piacentino Lotario Tomba. All’interno si trovano tre grandi quadri riguardanti episodi della vita di S. Agata di cui, i due laterali, attribuiti al fiammingo De Longe. Notevoli pure l’altare maggiore, i due laterali e il pulpito, provenienti dalla basilica di S. Agostino di Piacenza.

A fianco della chiesa la settecentesca villa degli Anguissola Scotti, opera dell’architetto Lotario Tomba. Circondata da un bel parco cintato fu edificata sulle rovine di un fortilizio risalente al 1100. Graziosa pure la chiesetta di San Rocco del XVI secolo, il cui interno ospita una bella Madonna di scuola lombarda.

Il Santuario della Madonna del castello sorge sopra il colle che incombe sulla piazza e a cui si arriva con una strada a forte pendenza, méta di frequenti pellegrinaggi.

Nei dintorni è sicuramente da visitare la frazione di Rivalta, con il castello medioevale, il parco e la chiesa di caratteristiche quattrocentesche. Si incontra un altro castello ancora prima di giungere a Rivalta e precisamente in località Statto; mentre poco dopo il paese, il castello di Montechiaro un tempo degli Anguissola, e poi ancora Ancarano e Niviano l’antico Novellianus della Tavola Traiana e così detto per la sua distanza di nove miglia da Piacenza. Splendida la strada del Bagnolo, con vedute che spaziano sulle dolci colline che scendono, da una parte a valle, verso la città, dall’altra digradano verso Pontedell’Olio in Val Nure. Qui si incontrano tappe enogastronomiche molto interessanti, mete del turismo piacentino, come Corte del Gallo a Bassano e La Favorita in Loc. Bicchignano, già comune di Vigolzone

Altra meta imperdibile di Rivergaro è il Trebbia con il suo bel lungofiume, per passeggiate immersi nel verde della vegetazione che accompagna tutto il corso del fiume. 

Castello di Rallio di Montechiaro

Si erge su un’altura a pochi chilometri dal centro di Rivergaro. La singolare struttura, ben mantenuta, si caratterizza per il dongione che svetta imperioso, una torre la cui parte alta fungeva da rifugio per il feudatario e il presidio in caso di attacco. Documentazioni precise non se ne hanno per poter attribuire ad un preciso periodo la sua datazione, anche se dl tipo di struttura, la parte inferiore può dirsi di epoca duecentesca. A protezione si ergevano poderose muraglie delle quali rimangono la più esterna, quella a ridosso dei caseggiati venuti poi in seguito, alta quindici metri, che corre lungo il cammino di ronda, sviluppandosi in una forma di esagono irregolare. Una seconda muraglia ha invece un andamento piuttosto ellittico e nel suo settore nord ovest si apriva il varco di ingresso al castello, un tempo accessibile tramite ponte levatoio. Una terza cinta muraria rimane visibile ma evidentemente diroccata.

All’interno il castello ospita una dimora signorile e su alcune pareti tappezzate domina lo stemma nobiliare degli allora feudatari, gli Anguissola. Nel vasto sotterraneo una prigione reca sui muri in modo ancora visibilmente apprezzabile, oltre a frasi e disegni di varia natura, il brano di un canto liturgico inneggiante la resurrezione di Cristo, graffito sull’intonaco da un anonimo prigioniero.

Parco Regionale Fluviale del Trebbia

Il Parco Regionale Fluviale del Trebbia nasce a tutela di un tratto lungo circa 30 km dell’omonimo fiume, precisamente dal comune di Rivergaro sino alla confluenza nel Po, ai margini occidentali dell’area urbana di Piacenza, per comprendere, a monte della confluenza, circa 5 km della riva piacentina del fiume Po. Il paesaggio è dominato dalle ampie zone di greto del Trebbia, di notevole importanza per l’avifauna migratoria, e dai terrazzi fluviali dove praterie e arbusteti si alternano a colture agricole tradizionali e a zone ancora soggette ad attività estrattive. Ma non solo. L’area del Parco Regionale Fluviale del Trebbia accoglie al suo interno anche due Siti di Importanza Comunitaria (SIC) e Zone di Protezione Speciale (ZPS) della Rete Natura 2000 (IT4010016 “Basso Trebbia”, IT4010018 “Fiume Po da Rio Boriacco a Bosco Ospizio”) e un geosito regionale (ID 2029 Croara).

In quanto ad emergenze di carattere storico il Parco si pregia di ospitare il Castello di Rivalta, tra i più visitati castelli della provincia piacentina e dell’intera regione e tappa del Circuito dei Castelli del Ducato di Parma, Piacenza e Pontremoli

Dal 2012 Il Parco Regionale Fluviale del Trebbia è gestito dall’Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità – Emilia Occidentale.

per approfondimenti visita Parchi del Ducato