Ricette della cucina piacentina

Qualità eccelsa dei suoi prodotti tipici, ortaggi, carni, vini, salumi, formaggi e tradizione sono i segreti dell'ottima cucina piacentina

Ad un ambiente unico per natura e ospitalità il territorio piacentino aggiunge il piacere del gusto. La qualità eccelsa dei suoi prodotti tipici, ortaggi, carni, vini, salumi, formaggi e tutto ciò che è frutto di una terra vocata all’eccellenza unita alla sapiente mano dell’uomo, fanno del piacentino una tappa preferita da chi ama la buona tavola e il piacere del benessere naturale. 

Tra gli ortaggi da segnalare il pomodoro, noto come “l’oro rosso del piacentino”, un ortaggio considerato per l’organismo un alimento prezioso per il suo alto contenuto di vitamine e altri principi nutritivi. Interessa soprattutto le zone pianeggianti tra la Val Nure e la Val Chero, dove sorgono stabilimenti per la lavorazione di questo prodotto che colora distese di campi e profuma l’aria nei mesi della primavera piacentina. Una delle più interessanti e frequentate feste dedicate al pomodoro si svolge a Podenzano, piccolo centro della prima cintura della città. Qui nel mese di luglio si svolge questa importante manifestazione che prevede momenti culturali, incontri, convegni, spettacoli e stand enogastronomici.

I salumi rappresentano il giusto complemento di ogni pasto consumato secondo tradizione; il salame a grana grossa, la coppa e la pancetta trovano qui l’habitat naturale ideale per la migliore stagionatura. 
Le carni, a loro volta, devono la propria qualità al sapiente mestiere dei maestri norcini, coniugato ad un clima mite dal giusto tasso d’umidità, con l’influenza di una costante brezza marina ligure. 

Interessante anche la sosta nelle numerose cantine presenti sul territorio che offrono ai turisti la possibilità di assaggiare e portarsi a casa i prodotti dei loro vigneti; è ormai nota la qualità dei vini dei Colli Piacentini, ormai presenti sulle tavole dei migliori ristoranti italiani.
 Assolutamente da non perdere è il Vin Santo di Vigoleno, vera rarità dell’enologia nazionale.

Anche i piccoli caseifici delle zone appenniniche e della pianura che si dedicano alla produzione del Grana Padano, della ricotta e di vari tipi di caciotte riservano piacevoli sorprese, come il cacio del Po prodotto in un piccolo caseificio della pianura piacentina. Tante di queste piccole aziende di produzione dispongono di spaccio dove degustare le freschissime specialità prima di passare all’acquisto.

Altra eccellenza è l’aglio di cui Monticelli d’Ongina ne è la capitale italiana. Si distingue per il suo aroma e sapore ineguagliabili che, insieme alle sue caratteristiche di conservabilità di gran lunga superiori a tutte le altre varietà, gli conferiscono il titolo di “Re dell’Aglio”. Ogni anno, ad inizio ottobre, Monticelli è teatro della ”Fiera dell’aglio” un evento molto partecipato che celebra quest’altra eccellenza piacentina.

Non deve dimenticarsi la patata di Vezzolacca, annoverato tra i prodotti tipici del territorio; un prodotto dovuto alla predisposizione naturale del terreno nonchè alla favorevole posizione geografica. E nemmeno la patata di Bassano, piccola località tra la val Trebbia e la val Nure, nel territorio di Rivergaro, che nel 2019 ha meritato il riconoscimento di Comune De.Co grazie alla sua patata la cui qualità è certificata e garantita dall’Associazione che ha sede nella stessa frazione.

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Particolarmente apprezzata e diffusa nei ristoranti e trattorie della zona è la proposta della merenda pomeridiana; qui salumi e formaggi vengono abbinati alla bortellina o alla torta fritta, tipiche frittelle da gustare calde, obbligatoriamente accompagnati da un buon bicchiere di Gutturnio o di Ortrugo.

dal primo piatto al dolce in un susseguirsi di sapori

Antipasti

Piacenza appartiene all’ambito della cultura del maiale, documentata con ampie testimonianze artistiche e letterarie. Secoli di pratica e di adattamenti all’evoluzione del gusto, alle esigenze dei consumatori di allora come di oggi, hanno fatto dei norcini un’arte che ha fatto del territorio piacentino una capitale capace di fregiarsi di ben tre salumi DOP Denominazione di Origine protetta: Salame Piacentino, Coppa Piacentina e Pancetta Piacentina.

Primi piatti

Pisarei e fasö, anolini in brodo, bomba di riso, Tortelli con la coda sono solo alcuni tra i primi piatti della fantasiosa e genuina cucina piacentina che abbina l’utilizzo delle carni equine (cavallo e asino) con le verdure ed il riso. Questo è il risultato di una cucina che subisce le influenze delle regioni con le quali confina, consentendo così di avere una tradizione gastronomica variegata e gustosa.

secondi piatti

Anche i secondi, per la varietà e la genuinità dei prodotti utilizzati, sono da considerarsi un’eccellenza a livello nazionale.  Specialità quali la pìcula d’caval, lo stracotto d’asinina che ha ottenuto il riconoscimento De.Co. del comune di Rottofreno, l’anguilla in umido, le lumache alla bobbiese, la punta di vitello, la trippa alla piacentina, il salame cotto accompagnato con abbondante polenta o puré, sono tra i piatti che raccontano la cucina piacentina legata ad antiche tradizioni locali. 

dolci

Tra i dolci tipici piacentini troviamo tantissime torte di mele, di farina di castagne, di prugne, di mandorle, i turtlitt quaresimali, i croccanti di nocciole, le ciambelline, ma soprattutto la ciambella detta büslan, il più classico dei dolci piacentini.
Si consumava dopo il pasto ma anche a colazione e a merenda, in questo caso accompagnata da un bicchiere di vino bianco, preferibilmente malvasia.