il facsal

immerso nel verde è luogo di pace e serenità

E’ il Pubblico Passeggio della città di Piacenza, un bel viale alberato frequentato da tutti,  famiglie ed anziani, ragazzi e coppie, dove trovare serenità e aria buona a due passi dal centro storico

Alla fine dello Stradone Farnese, sulla destra, inizia il Facsal, un viale pedonale alberato che oggi è il belvedere dei piacentini sulla città, ma che un tempo lo era anche sulla campagna non ancora urbanizzata. Fu costruito sulle mura cinquecentesche della città, per ordine di Papa Clemente VII su disegni di Antonio Sangallo “il giovane”.

A ovest di Via Genova s’innalza l’ospedale militare sul cui muro di cinta campeggia una lapide in memoria dei primi caduti della Resistenza, i soldati che il 9 settembre 1943 si opposero all’occupazione militare da parte dei tedeschi.

Il viale è lungo circa 1.300 mt., termina in corrispondenza con Porta Genova e il primo edificio che s’incontra è la sede del Liceo Scientifico “Respighi”, esempio di architettura razionalista, progettato dall’arch. Moretti.

Camminando lungo il viale, sotto l’ombra dei secolari platani, si incontrano la chiesetta della Madonna della Bomba, così chiamata in memoria di un bombardamento avvenuto nel ‘700 durante la guerra tra spagnoli, austriaci e francesi, una fontanella, un mercato alimentare coperto, un campogiochi e le rotonde dei bastioni.

Facsal proviene da Vauxhall, i giardini istituiti a Londra nel 1661 sulla riva del Tamigi, un luogo pensato per il divertimento e lo svago, destinazione data allo stesso viale alberato di Piacenza.

Quando non potrai camminare veloce, cammina.
Quando non potrai camminare, usa il bastone.
Però, non trattenerti mai!

(Madre Teresa di Calcutta)

Vado per strade trafficate, vicino
dove il Tamigi trafficato scorre
e annoto in ogni volto incontrato
segni di debolezza, segni di dolore.

(William Blake)