La decima edizione del Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti a Piacenza sostituita da “Una domenica dal vignaiolo”

Un evento di una giornata in cui i Vignaioli Indipendenti aderenti ospiteranno nella propria cantina i colleghi di altre zone d’Italia e apriranno le porte ai visitatori

La decima edizione del Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti a Piacenza, che si doveva tenere domenica 29 novembre, quest’anno non si terrà a causa dell’emergenza contagi Covid-19.

Al suo posto è stata organizzato “Una domenica dal Vignaiolo”, un evento di una giornata in cui i Vignaioli Indipendenti aderenti ospiteranno nella propria cantina i colleghi di altre zone d’Italia e apriranno le porte ai visitatori.

“La decisione per la data di novembre 2020 del Mercato dei Vini – spiega la presidente FIVI Matilde Poggiera stata presa anche dalla necessità di dare un segnale forte di ripresa, ma anche dal sentimento di non arrendersi e di guardare avanti con ottimismo. Una dovuta riflessione in un confronto aperto e partecipato ha portato alla decisione di rimandare l’evento al 2021 e di sostituirlo con un’iniziativa che consentiva il rispetto delle disposizioni governative, in un momento dove la sicurezza e il buonsenso devono prevalere su ogni cosa. Ecco quindi – Una domenica dal Vignaiolo -, un’occasione che tiene sempre al centro il mondo del vino e che fa da ponte per la prossima edizione”.

Dall’altra parte Piacenza Expo, sede dell’evento Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti, ribadisce, nelle parole di Giuseppe Cavalli, Amministratore Unico di Piacenza Expo: “la collaborazione tra Piacenza Expo e FIVI continua nella pianificazione per l’edizione 2021, un appuntamento quindi solo rimandato per gli oltre 700 vignaioli che avevano già dato la loro adesione come espositori”.

All’iniziativa “Una domenica dal Vignaiolo”, si aggiungono altre tre date per altri tre appuntamenti, il 4, l’11 e il 18 novembre con i Mercoledì da Vignaioli, progetto nato quattro anni fa per spiegare ad appassionati, ristoratori e sommelier la realtà dell’associazione, chi sono i Vignaioli Indipendenti, cosa fanno e quali sono le diverse storie che stanno dietro a ogni bottiglia. Un momento di incontro e di conoscenza, ovviamente accompagnato dall’immancabile e gradita degustazione dei vini, che si tiene presso i Punti di Affezione FIVI, ovvero le enoteche e i ristoranti che vendono e sostengono i vignaioli FIVI.

fivi piacenza
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e ancora...

All’iniziativa “Una domenica dal Vignaiolo”, si aggiungono altre tre date per altri tre appuntamenti, il 4, l’11 e il 18 novembre con i Mercoledì da Vignaioli.

Il progetto nasce quattro anni fa per spiegare ad appassionati, ristoratori e sommelier la realtà dell’associazione, chi sono i Vignaioli Indipendenti, cosa fanno e quali sono le diverse storie che stanno dietro a ogni bottiglia.

Un momento di incontro e di conoscenza, ovviamente accompagnato dall’immancabile e gradita degustazione dei vini, che si tiene presso i Punti di Affezione FIVI, ovvero le enoteche e i ristoranti che vendono e sostengono i vignaioli FIVI.

Press info

Anna Sperotto 349 8434778 anna@studiocru.com

Davide Cocco 392 9286448 davide@studiocru.it

Martina Lucchin 371 1135535 martina@studiocru.com

L’associazione nasce nel 2008 con l’obiettivo di rappresentare e raccontare la figura del Vignaiolo di fronte alle istituzioni, promuovendo la qualità e l’autenticità dei vini italiani. Gli aderenti devono rispondere, per statuto, ad alcuni determinati e precisi criteri: “Il Vignaiolo FIVI coltiva le sue vigne, imbottiglia il proprio vino, curando personalmente il proprio prodotto. Vende tutto o parte del suo raccolto in bottiglia, sotto la sua responsabilità, con il suo nome e la sua etichetta“.

Ad oggi, anno 2020, sono circa 1300 i produttori associati, provenienti da tutt’Italia, che rappresentano circa 13.000 ettari di vigneto, per una media di circa 10 ettari vitati per azienda agricola, con il 51% in regime biologico / biodinamico e il 49 % secondo i principi della lotta integrata. Le bottiglie commercializzate sono circa 95 milioni e il fatturato totale si avvicina a 800 milioni di euro, con un export di 330 milioni di euro.

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